Cotone tra le mani

Mi chiamo Maggie, abito a Porto Recanati e per una strana serie di coincidenze ho conosciuto Luigi e abbiamo cominciato a collaborare in questo progetto dove le bambole hanno oltre al cotone.. un’anima…a tratti misteriosa.

Ricordate Kafka e la bambola viaggiatrice? Ecco, questo è un po’ il mio viaggio. Viaggio io mentre le creo, viaggia chi me le commissiona, viaggia chi le abbraccia e le riceve in dono…

Ho imparato a lavorare i filati da piccola per gioco.  Come MayBelle, ero spesso dalla nonna e i suoi gomitoli di mille colori mi incantavano, così il mio gioco preferito era sedermi accanto a lei e imitarla nei suoi sapienti gesti. Ero un disastro all’inizio. 

Crescendo ero meno coinvolta da quella pratica della nonna, ma i gomitoli colorati continuavano ad affascinarmi e così da grande decisi di aprire un piccolo negozio di filati. 

La vita, come racconta MayBelle, è piena di sorprese e di prospettive da cui guardare diversamente ogni cosa e  col tempo ho imparato a farlo…solo pochi anni fa ho ritrovato il piacere di creare qualcosa con le mie mani, grazie ai magici fili colorati. Questo ultimo biennio che ha evidenziato la caducità della vita e delle convinzioni moderne, mi ha spinto sempre più a fare nella vita ciò che mi fa brillare gli occhi, e a sostentarmi con quello. Ho unito alla passione per i filati , la passione per le bambole donando loro un’anima, una espressività che desse loro un ruolo nella vita di chi me le commissiona...e così queste bambole  connettono ognuno di noi  al proprio bambino interiore, con il bisogno di esprimere la propria vitalità che passa necessariamente attraverso la fantasia, l’immaginazione e il coraggio di saper ancora giocare. Nelle bambole vive una strana energia, specie nelle mie, esattamente come quella di MayBelle. Scopriamo qual è quella intrappolata nella bambola di MayBelle. 

Per realizzare i personaggi del libro ho usato un cotone 100% mercerizzato  e pettinato del brand “Schachenmayr Catania” e gli occhi sono realizzati con sistema di sicurezza. La pratica prestigiosa della lavorazione è la maglia bassa nella tecnica della amigurumi, “giocattoli lavorati all'uncinetto”, tecnica giapponese per realizzare personaggi antropomorfizzati. 

La “bambola” ha un alto valore terapeutico non solo per il legame affettivo, ma anche per il grande valore evolutivo proiettato alla gestione delle proprie emozioni, non solo per i bambini ma anche per adulti e anziani. 

Cosa c’è dentro una bambola a cui parliamo e con cui dividiamo la vita e gli intenti?

Un’anima certamente…nelle bambole c’è una parte di noi, e andremo per tutta la vita alla ricerca di questa. 

Scopri tutti i suoi lavori